Venezia, realtà e fantasia
Luogo di sosta: Mestre
Considerata una delle città più affascinanti del mondo, Venezia non ha purtroppo suscitato in me le emozioni che immaginavo. A tal proposito vorrei dare un consiglio: se desiderate perdervi nella Venezia antica, silente e malinconica, e se aspirate a trovare un barlume del mistero e della magia che dovevano avvolgere questa città nei suoi anni più gloriosi, consiglio di programmare un viaggio nei mesi autunnali, dove il minor afflusso di turisti, le temperature fresche, e le tenui luci del crepuscolo vi permetteranno di scoprire il suo vero volto.
Purtroppo ci sono aspetti a cui, invece, è impossibile sottrarsi. Le grandi “firme” e, in generale, il consumismo sfrenato hanno attecchito anche qui. Fra negozi di moda e paccottiglia inutile, è possibile ammirare le splendide maschere veneziane: una vera delizia per gli occhi. Mi chiedo quante di queste siano prodotte ancora con metodi artigianali, come vuole la tradizione dei Mascherieri. D'altronde, suppongo che il progresso, con i suoi tempi, le produzioni di massa, le economia di scala etc., non ammetta molte eccezioni.
Non posso dire molto altro su Venezia: la visita è stata breve a causa dei prezzi a dir poco folli richiesti per la sosta del camper.
Per curiosità abbiamo chiesto il prezzo di un giro in gondola: 80 euro per meno di un'ora.
Il costo minimo di un gelato è 3 euro.
Con questo non voglio ridurre Venezia a un mero esempio di città consumistica e di trappola mangiasoldi per turisti, ma è un aspetto da non sottovalutare. Confusione, rumore, sovraffollamento, bieco sfruttamento del turismo, mi hanno impedito di vivere le atmosfere ed apprezzare l'arte e le peculiarità di questo prezioso angolo di mondo.
Io immagino un'altra Venezia: odore di salsedine, vicoletti immersi nella penombra, barchette a remi, il tenue sciabordio dell'acqua nei canali, botteghe tradizionali. Ho una fervida fantasia, lo so....
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