Siena, antica fierezza
Affreschi del Pinturicchio nel Duomo di Siena: imperdibili |
Data: 12-13 ottobre
Luogo di sosta: area sosta gratuita presso campi sportivi Acqua Calda
Dovendo descrivere Siena, il primo aggettivo che mi viene in mente è: fiera. Il glorioso passato di questo importante centro toscano emerge infatti da ogni angolo: i palazzi monumentali che fiancheggiano le strade, le sfarzose finestre, le grandi piazze. Il culmine si raggiunge nella celebre Piazza del Campo, dove annualmente si svolgono i Palii, che, senza timore di essere smentito, credo di poter definire una delle più belle d'Italia. Lo sguardo è catturato dapprima dalla famosa Torre del Mangia, per poi scendere sulla massiccia mole del Palazzo Comunale, e infine perdersi attraverso la maestosa schiera palazzi dai tetti merlati, la cui disposizione dona alla piazza la sua caratteristica forma a conchiglia. Da qualunque lato la si ammiri, Piazza del Campo offre prospettive imponenti ed affascinanti, che suscitano rara ammirazione.
Proseguiamo poi fra le antiche arterie cittadine fino a giungere alla seconda meraviglia di Siena: il Duomo, uno dei più significativi esempi di architettura gotico-romanica in Italia.
La facciata lascia esterrefatti: sculture, bassorilievi, colonnine, pinnacoli, cuspidi, loggette, ed altri miriadi di elementi si amalgamano in una straordinaria ricchezza ed armonia decorativa. Di fianco, il massiccio campanile in stile romanico presenta la medesima policromia della muratura della chiesa, realizzata con marmi bianchi e neri. Senza dubbio, una delle chiese più stupefacenti incontrate durante il mio viaggio.
L'ingresso purtroppo non è gratuito. Pur non condividendo l'idea di imporre un pagamento a chi voglia visitare una chiesa (cosa ben diversa da entrare in un museo), sgancio i sei euro ed entro.
Ho scoperto solo in seguito di aver avuto molta fortuna: sono capitato per caso in uno dei pochi mesi in cui, annualmente, viene scoperto e mostrato al pubblico un'opera unica nel panorama della storia dell'arte: il prezioso pavimento illustrato, ben 1300 metri quadri di intarsi marmorei realizzati nell'arco di quasi due secoli, a partire dal 1369, da maestri senesi (fra i quali il Pinturicchio) che raffigurano scene della vita di Gesù, figure mitologiche (in particolare le Sibille), ed altre immagini sacre e profane. Si viene così catapultati in una dimensione parallela: ci si perde fra il mosaico d'immagini distese ai nostri piedi e il sontuoso colonnato policromo, ci si aggira attoniti ammirando le preziose opere, come il pulpito di Nicola Pisano dai marmi superbamente intagliati, o l'altare Piccolomini dove troviamo anche sculture di Michelangelo. Troviamo anche opere di Donatello, del Bernini, senza dimenticare la vetrata della cattedrale, decorata da Buccio di Buoninsegna. Un'emozione senza pari si prova poi entrando nella monumentale Libreria Piccolomini, al cospetto del ciclo di affreschi del Pinturicchio.
Insomma, visitare il Duomo di Siena significa contemplare alcune delle più grandi opere della storia dell'arte italiana: consiglio vivamente di munirsi di una guida poiché l'interno è del tutto privo di schede informative (forse perché un semplice foglio di carta, avente l'unico scopo di diffondere cultura, non potrebbe giustificare richieste di pagamento?).
Commenti
Siena non la consco, ma la sua fama mi ha raggiunto. Leggento il post e ammirando le foto mi convinco che vale veramente la pena di una visita. La Toscana è bellissima, chissà magari in futuro un saltino da quelle parti..
Ciao
Fabio
Spero che continui a seguire il blog...presto si arricchirà di molti articoli che andranno al di là dei semplici diari di viaggio.
Un salutone
Ric
p.s.: mi manca l'oceano...
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