Riscaldare il camper in inverno: stufe e consigli per un riscaldamento ottimale
Durante la stagione invernale nessun camperista può prescindere dall'utilizzo di un valido impianto di riscaldamento. Naturalmente il tipo di riscaldamento varierà in base alle dimensioni e alla tipologia di camper, nonché alle esigenze personali. Infatti, se è indubbio che tutti i camper siano dotati di stufa, bisogna tuttavia considerare che non tutti gli impianti di riscaldamento sono da considerarsi efficienti. Nel caso di camper piuttosto grandi (7 metri) è necessario che il calore venga convogliato con delle apposite tubazioni al fine di assicurare una temperatura confortevole nelle varie parti dell'abitacolo.
La stufa Truma Combi, ad esempio, dispone di diversi canali d'uscita tramite i quali il calore viene diffuso grazie all'azione di un potente ventilatore. Una Truma Combi da 4000W si rivelerà adatta ad abitacoli di medie dimensioni, ma per camper più grandi (7 metri o più) è meglio optare per una stufa più performante da 6000W.
Nel caso in cui disponessimo, invece, della più vetusta Truma S è sconsigliabile disporre di troppi canali d'uscita, poiché in alcuni punti potrebbe giungere solo aria tiepida (succede anche nel mio camper).
Essenziale è la canalizzazione nel bagno: la porta del bagno è sempre chiusa, e non è infrequente che fra il bagno e la cellula si verifichino sbalzi termici anche di 10-15°!
In alternativa alle stufe tradizionali, come la Truma, è possibile utilizzare anche un riscaldatore a gasolio, come il Webasto, ma ricordiamo che questi ultimi comportano anche un discreto consumo di energia elettrica.
Per i più esigenti, esistono inoltre impianti di riscaldamento basati sulla circolazione dell'acqua. Purtroppo si tratta di un sistema disponibile, di serie o come optional, solo su alcuni mezzi di fascia alta. Il funzionamento non è dissimile da un comune impianto di riscaldamento domestico: una caldaia scalda l'acqua che circola in appositi radiatori disposti lungo il perimetro della cellula abitativa. I vantaggi sono quelli di non avere un calore più uniforme, meno polvere, e la silenziosità dovuta all'assenza delle ventole di canalizzazione previste in un normale impianto.
Riguardo il riscaldamento in marcia, ricordiamo che è possibile utilizzare la stufa a gas solo se disponiamo di un regolatore gas con valvola di sicurezza, come il Secumotion. Se invece disponiamo di riscaldatori a gasolio, come il Webasto, allora non ci sono problemi. In alternativa possiamo pensare al montaggio di un piccolo riscaldatore a gasolio supplementare da utilizzare in marcia, oppure in sosta come stufa secondaria.
Riguardo la sicurezza, ricordiamo che la combustione della stufa avviene in una camera stagna, con prelievo d'aria dall'esterno ed emissione di fumi attraverso il camino. I pericoli di esalazioni nocive sono dunque molto remoti, ma per maggior sicurezza è bene installare dei rilevatori di gas.
E' bene non porre indumenti delicati a contatto con il tratto di camino posto all'interno dell'armadio. Poniamo inoltre attenzione non schiacciare o danneggiare in alcun modo il tratto di camino. Periodicamente verifichiamo che il comignolo non sia otturato da foglie o altri ostacoli che ostacolerebbero il corretto tiraggio.
Nella stagione fredda, la neve può causare dei problemi: per questo, se abbiamo una stufa del tipo con scarico dei fumi a tetto, sarebbe bene montare una prolunga per il camino, poiché l'accumulo di neve sul tetto del mezzo potrebbe ostruire il tiraggio.
Dobbiamo periodicamente verificare il funzionamento della termocoppia della stufa, essenziale per la nostra sicurezza poiché tale dispositivo provvede ad interrompere l'erogazione del gas nel caso di spegnimento accidentale della fiamma.
Non dimentichiamo, infine, che la stufa deve essere spenta quando ci troviamo all'interno di garage o traghetti.
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