Suonare, guadagnare, viaggiare: la grande esperienza di Buskerwolf, artista di strada che vive in camper
Storie come quella di Michele, in arte Buskerwolf, dimostrano come spesso un brillante spirito d’iniziativa e una ferrea volontà siano tutto ciò che occorre per realizzare obiettivi considerati illusori dalla maggior parte delle persone. Michele vive costantemente in camper e si muove in varie città d’Italia e d’Europa, dove svolge l’attività di “busker”, ovvero artista di strada: con la sua chitarra, propone cover di nomi famosi quali Beatles, Pink Floyd, Rem, Coldplay etc. E con ottimi guadagni. Impossibile? A voi l’intervista…
1) Ciao Michele, prima di tutto, parlaci un po' di te: di cosa ti occupavi prima di dedicarti alla musica?
Ciao a tutti, mi chiamo Michele, in arte Buskerwolf, ho 24 anni e sono della provincia di Rimini. Prima di intraprendere questa avventura in camper, ho lavorato in una fabbrica per due anni e ho fatto anche altri lavori, soprattutto nel campo della ristorazione, ma non mi sono mai sentito appagato. Ero sempre alla ricerca di stimoli e soddisfazioni che il mondo del lavoro "convenzionale" non riusciva a darmi.
2) Quindi che ti sei inventato per sbarcare il lunario?
Ciao a tutti, mi chiamo Michele, in arte Buskerwolf, ho 24 anni e sono della provincia di Rimini. Prima di intraprendere questa avventura in camper, ho lavorato in una fabbrica per due anni e ho fatto anche altri lavori, soprattutto nel campo della ristorazione, ma non mi sono mai sentito appagato. Ero sempre alla ricerca di stimoli e soddisfazioni che il mondo del lavoro "convenzionale" non riusciva a darmi.
2) Quindi che ti sei inventato per sbarcare il lunario?
In passato, mi sono sempre chiesto come sarebbe stato lavorare come artista di strada, ma vivendo in Italia, dove un'attività del genere è legata a molti pregiudizi negativi, non ho mai pensato a tradurre in pratica questo mio sogno. Poi, durante un viaggio a Londra, dopo aver assistito alle esibizioni di decine di artisti di strada, ho preso finalmente la mia decisione. Ho comprato tutti gli strumenti necessari, ho trascorso cinque mesi chiuso in un garage a perfezionare la tecnica (suonavo la chitarra già da alcuni anni), dopodiché mi sono buttato. La mia prima esibizione è stata a Terni.
3) Come mai hai pensato poi di fondere questa tua passione col vivere in camper?
Dopo aver constatato l'esperienza positiva di mio zio, che ha scelto di vivere in camper a causa di difficoltà economiche, ho pensato che il camper avrebbe potuto essere un'ottima soluzione abitativa per svolgere la mia attività di musicista itinerante. Grazie al camper, posso spostarmi dove voglio, senza dover pagare affitto né bollette. Penso sia il miglior modo per trovare pieno appagamento da un'attività come questa.
4) Molti si chiederanno se il tuo appagamento oltre che artistico sia anche economico...
Inizialmente avevo molti dubbi: non pensavo assolutamente di poter trarre un vero e proprio reddito da questa attività. In seguito mi sono reso conto che, invece, si riesce a guadagnare molto bene, considerando anche l'economicità della vita in camper. Ormai svolgo questa attività da un anno e mezzo, con ottimi risultati.
Finora ho viaggiato solo all'interno dei confini italiani, ma a
breve partirò per un tour della Francia.
5) Quanto tempo credi che durerà questa tua esperienza?
Io non amo molto programmare la vita, quindi lascerò che le cose si evolvano da sole. Un'attività di questo tipo potrebbe aprirmi anche porte inaspettate, grazie agli innumerevoli incontri che si fanno in strada.
6) Quali caratteristiche deve avere il tuo camper ideale?
Prima di tutto, deve soddisfare tutte le esigenze energetiche. Fortunatamente, gli apparecchi che utilizzo spesso richiedono poca energia (smartphone, tablet, tv 19”). Pertanto, soprattutto in estate, il pannello solare installato sul camper svolge egregiamente il suo lavoro. Quanto alle dimensioni del mezzo, ho preferito acquistare un camper di media grandezza (sei metri), che per le mie esigenze è più che sufficiente. Nel camper ho tutto: cucina, tv, riscaldamento, bagno con doccia, acqua calda, frigo, stereo,un letto comodo e via dicendo. E ho anche ulteriore spazio per ospitare persone per qualche giorno. Non mi manca niente. Non avrei mai pensato che la vita in camper potesse essere così confortevole, soprattutto considerando gli esigui costi e la possibilità di muovere a piacimento la mia casa.
7) Quali sono i limiti principali della vita in camper, secondo te?
L'unico fastidio da me riscontrato riguarda l'approvvigionamento idrico: non è sempre immediato reperire punti dove caricare l'acqua e scaricare i serbatoi di acque reflue. A volte può essere “noioso” anche dover fare il cambio bombole gpl (che servono per cucinare, frigorifero, acqua calda e stufa). Tuttavia, grazie a internet e ai navigatori satellitari oggi è tutto molto semplice, e si trova sempre quel che si cerca in poco tempo. Inoltre, è bene usare buon senso nella scelta dei luoghi dove sostare per la notte. -
8) Sei già affezionato al tuo camper?
Sì, devo dire che, dopo averlo personalizzato a dovere, il camper mi calza a pennello. E mi ci sono affezionato come a un vero e proprio amico.
Commenti
Ciaoo!
Un abbraccio. Ricky da Torino.
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