Perché le persone scelgono di Vivere in Camper?
Da oltre un anno questo blog si occupa di pubblicare interviste e interventi di persone che hanno condiviso una scelta: vivere in camper. Mi pareva doveroso, come post di fine anno, scrivere un articolo che riassumesse le loro storie e riflessioni, poiché, grazie ad esse, ho scoperto quale incredibile mondo di sogni, idee, speranze, problemi, soluzioni, possa nascere fra le pareti di un veicolo a motore poggiato su quattro ruote. A partire dalla mia esperienza di vita in camper, e grazie ai preziosi interventi di queste persone, ho appreso ancora più lucidamente quali imprevedibili risvolti possano celarsi dietro il concetto di "vita", quali forme impreviste possa assumere la felicità, e quanto misera sia la condizione di chi non considera altre possibilità all'infuori di quella - unica e invariabile - che la società gli ha cucito addosso. Esperienze differenti, dunque, ma in realtà cos'hanno in comune tutte le persone che hanno scelto la vita in camper? Vediamo...
Problemi di lavoro
Generalmente, quando pensiamo alla parola "lavoro" veniamo colti da un senso di angoscia e costrizione. E come potrebbe essere diversamente? Purtroppo la situazione attuale è quanto mai critica, e per molte persone è diventato difficile perfino sopravvivere, pur avendo la fortuna di possedere un lavoro malpagato e opprimente.
Esiste tuttavia una minoranza di individui che, in mancanza di pregiudizi e con una buona dose di fortuna (condizioni di salute e familiari favorevoli), hanno scelto una via alternativa.
Andrea, ad esempio, ci racconta questo:
Nell'estate del 2011 ho lasciato casa a Roma, dove vivevo in affitto, ho venduto l'auto ed ho comprato un camper. L'ho trasformato in un ufficio viaggiante autosufficiente (grazie anche ai preziosissimi consigli di questo blog) ed ho iniziato a spostarmi laddove trovo lavoro. Negli ultimi dieci anni ho svolto i lavori più disparati ed ho accumulato una molteplicità di esperienze che hanno plasmato ciò che sono oggi: una persona semplice e frugale, che ama le cose essenziali, ciò che scremando il superfluo della nostra esistenza ci resta dentro... [Qui trovi l'articolo completo]
Francy e Denis, invece, hanno scelto la soluzione dei lavori stagionali da svolgere sul Lago di Garda. Ecco un estratto dell'articolo completo:
La ristorazione offre buone opportunità: baristi, camerieri, lavapiatti, aiuto pizzaiolo, cameriere ai piani in hotel. La stagione estiva inizia a Pasqua e termina a Ottobre circa (dipende dalla zona, al mare inizia dopo rispetto al Lago di Garda, ma entrambe offrono le stesse possibilità di guadagno e impegnano per sei mesi). In Italia abbiamo molti km di coste quindi la possibilità di trovare lavoro è abbastanza vasta...
E' interessante notare come, talvolta, il rapporto fra vita in camper e vita lavorativa possa diventare ancora più stretto, diventando una vera e propria occasione insostituibile di stimolo e guadagno. E' il caso di Giose, un autore teatrale che vivendo in camper ha trovato nuovi stimoli e opportunità per la propria attività professionale.
Inoltre, non perdete l'accuratissimo intervento di Eliseo, uno scrittore, pittore e fotografo che ha trascorso svariati anni sul suo camper visitando il Marocco e varie regioni d'Europa.
Di grande interesse è anche l'esperienza di Buskerwolf, un musicista di venticinque anni che si guadagna da vivere proponendo cover di artisti famosi nelle strade e piazze italiane.
Inoltre, non perdete l'accuratissimo intervento di Eliseo, uno scrittore, pittore e fotografo che ha trascorso svariati anni sul suo camper visitando il Marocco e varie regioni d'Europa.
Di grande interesse è anche l'esperienza di Buskerwolf, un musicista di venticinque anni che si guadagna da vivere proponendo cover di artisti famosi nelle strade e piazze italiane.
Inoltre, come è facile immaginare, la vita in camper si sposa a meraviglia con i lavori online. Se volete saperne di più, non perdete l'intervista a Mel e Armando.
In altri casi, la vita in camper ha concesso una valida alternativa a chi ha perso il lavoro a causa della crisi. A tal proposito, vi consiglio di leggere l'incredibile storia di Luciano, che in seguito a difficoltà economiche dovute al lavoro incerto, ha deciso di trasferirsi in camper e di mantenersi grazie a un'originale soluzione di guadagno alternativo.
E i comfort di una casa?
Spesso si pensa al camper come un furgone piantato su quattro ruote, scomodo e angusto. Pertanto, molti fanno fatica a immaginare di poterlo utilizzare in sostituzione di una casa. Indubbiamente, nessun camper potrà mai vantare gli stessi comfort di una casa, eppure, aguzzando l'ingegno, qualcuno è riuscito ad ottenere risultati davvero sorprendenti. E' il caso di due camperisti doc, Flavio e Luigi, che hanno attrezzato il loro mezzo con ogni sorta di dispositivo ed elettrodomestico in grado di rendere più agevole la permanenza sul mezzo. Chiunque volesse approfondire tali aspetti, dovrebbe leggere (e rileggere) accuratamente i loro due interventi:
-Vivere in camper senza rinunce, con lavatrice, aspirapolvere, microonde, monopattino elettrico e molto altro
E per l'inverno?
Niente paura: non bisogna dimenticare che il camper è una casa su quattro ruote. Dunque, se temete le temperature glaciali che nei mesi invernali investono spesso l'Italia, perché non spostarsi in qualche località più calda? Una delle mete più gettonate in tal senso è sicuramente il Marocco, dove peraltro bisogna tener conto anche di un altro vantaggio: un costo della vita sensibilmente minore. Se volete approfondire l'argomento, leggete l'intervista a Marco, e se credete che svernare in Marocco sia un'attività densa di problemi, difficoltà e pericoli, sappiate che Marco effettua tali spostamenti in camper alla veneranda età di 73 anni!
Se preferite una meta più vicina, potete sempre optare per il sud della Spagna o per la Grecia. In quest'ultimo caso, troverete utilissimi consigli nell'intervento di Massimo, di cui riporto un estratto:
La particolarità della Grecia è quella di avere una costa interminabile, con centinaia di posti dove potersi fermare facendo sosta libera senza problemi; i Greci sono ospitali e poliglotti, per cui comunicare è raramente un problema e, importantissimo, è uno dei paesi più sicuri d’Europa per quanto riguarda la criminalità, fatta eccezione per Atene, dove come in tutte le grandi città bisogna stare un po’ più attenti.
Libertà
Cerchiamo ora di rispondere alla domanda che avevo posto all'inizio del post: cos'hanno in comune tutte le persone che decidono di vivere in camper? A mio parere, l'unico, autentico comune denominatore è: bisogno di libertà. Attenzione, non ho scritto "sete di libertà" o "voglia di libertà". Ho scritto bisogno di libertà. Già, perché solo quando la libertà - di qualsiasi genere - diventi per voi una necessità, al pari di quella dell'aria o dell'acqua, solo allora la scelta del camper vi calzerà a pennello. In tutti gli altri casi, potrebbe comunque rivelarsi una bella esperienza, ma mancherebbe sempre quello spunto, quella motivazione fondamentale in grado di rendere indimenticabili i giorni trascorsi in camper.
"D'accordo," si chiederà qualcuno "ma in cosa si traduce concretamente questo concetto di libertà?" Chiaramente, ognuno fornirà la sua risposta. Secondo il mio punto di vista, si tratta principalmente della possibilità di riappropriarsi del proprio tempo, e dunque della propria identità, e a quanto pare non sono il solo a pensarla così...basta leggere la ricca testimonianza di Luigi a Amelia, di cui riporto un frammento:
Per altre persone, libertà significa sentirsi a casa, un argomento su cui potremmo scrivere miriadi di riflessioni. Paradossalmente, raggiungere tale obiettivo equivale per alcune persone ad abbandonare la propria dimora di cemento e mattoni. Come mai? Il prezioso intervento di Roberto, che racchiude ben 40 anni della sua vita, offre a riguardo un'interessante punto di vista, di cui riporto una citazione:
Dopo oltre due anni trascorsi in camper posso dirti che questa è la più bella esperienza della nostra vita. L'essenza della libertà. Sentirsi liberi e padroni del proprio tempo non ha prezzo. Solo coloro che hanno la fortuna di provare queste sensazioni possono capirlo. Il tempo è il nostro bene più prezioso, il nostro miglior investimento. Non c'è nulla di materiale, soldi compresi, che possa rimpiazzarlo. Essere padroni del proprio tempo e viverlo pienamente, intensamente tutti i giorni e l'investimento più importante della nostra vita.
Per altre persone, libertà significa sentirsi a casa, un argomento su cui potremmo scrivere miriadi di riflessioni. Paradossalmente, raggiungere tale obiettivo equivale per alcune persone ad abbandonare la propria dimora di cemento e mattoni. Come mai? Il prezioso intervento di Roberto, che racchiude ben 40 anni della sua vita, offre a riguardo un'interessante punto di vista, di cui riporto una citazione:
Dalla finestra di casa mia vedevo sempre la stesa scena: una finestra, il muro e l'albero della casa di fronte, erano gli stessi che vedevo da circa 30 anni, ma quando mi resi conto che li avrei rivisti anche il giorno dopo, il giorno dopo ancora e anche quello dopo, mi prese una sorta di agitazione, dovevo cambiare quella situazione.
Conclusioni
La scelta di vivere in camper non rappresenta la soluzione definitiva a problemi economici, insoddisfazioni familiari o personali. Vivere in camper è solo un'altra possibilità: una valida possibilità. La mia esperienza da fulltimer e le preziose testimonianze delle persone intervenute sul blog mi hanno aiutato a comprendere che uno dei pochi modi per tentare di risolvere, o almeno di semplificare i nostri problemi, è quella di allargare il campo visivo, abbandonare convinzioni e pregiudizi, considerare altre possibilità, anche se, purtroppo, tali attività risultano molto difficili per l'uomo moderno abituato a ogni sorta di schema, comodità e ritmi frenetici.
Buone Feste a tutti,
Riccardo
Commenti
Io posso solo raccontarvi perche' ho deciso di andarci a vivere. Ho intenzione di farlo per aumentare la qualita' della mia vita. Si avete letto bene, aumentare la mia qualita' della vita.
Ormai mi sono reso conto che la vita in condominio non e' piu' sostenibile. Troppa maleducazione, troppo menefreghismo, tanto che ormai la vita in condominio e' un inferno. Ora, a meno di avere a disposizione una villa tutta per se, se vi vuole vivere in condominio, bisogna uniformarsi alla monotonia di quello che fanno le altre persone. Cioe' quando si sta a casa, bisogna per forza rimbecillire con tv o/e radio ad alto volume del vicino di turno, costringentoti a fare le stesse cose, oppure ad ascoltare le loro conversazioni a scuarcia gola.
Ormai la gente e' diventata nevrotica.
Ho deciso di andare a vivere in camper per aumentare la mia qualita' della vita, sono stanco di vivere come uno zinzaro nei condomini, dove trovi sempre il vicino che ti da problemi.
Quando con il camper cio' accadra', mettero' in moto e mi spostero'.
scusate se vi ho annoiato!!!!!!!!
Ciaoo
Beh allora faccio un in bocca al lupo a chi ha od ha avuto questi problemi, alla faccia di tutti quei vicini che abbiamo incontrato!
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