CHI SONO E LA MIA SCELTA

Perché vivere in camper?

Salve a tutti, mi chiamo Riccardo, sono dell'Aquila, ho 41 anni.
Dodici anni fa, un terribile sisma ha distrutto la mia città: L'Aquila. Da allora, ho dovuto ripensare la mia vita, tentando di non sacrificare tutto ciò per cui avevo lottato fino a quel momento. 
Avevo sempre vissuto per uno scopo molto chiaro: scrivere libri (racconti e romanzi). All'età di ventinove anni avevo finalmente gettato le basi economiche per poter coltivare questa mia passione e dedicarvi tutto il tempo necessario. 
Poi, alle 3.32 del 6 Aprile 2009, è accaduta una di quelle cose che rimescolano le carte. Il sisma che devastò L'Aquila distrusse in un sol colpo la casa in cui vivevo e il mio lavoro. Così, in trenta secondi. All'alba del 6 Aprile, all'età di ventinove anni, improvvisamente, non avevo più nulla.
Mi sentivo condannato a dover sopravvivere. Ho trascorso un intero anno a chiedermi come risolvere i miei problemi economici, per poter continuare a fare ciò che per me significa "vivere".

La domanda base era: cosa fare adesso della mia vita? Mi dedico a ciò per cui mi sono laureato (economia), oppure a ciò che ho scoperto (o meglio, riscoperto) di amare
Prima del sisma, possedevo diversi immobili. Sono andati tutti distrutti, ma per mia enorme fortuna, il terremoto ne ha risparmiato uno. Avevo due opzioni: andare a viverci, o affittarlo. Ho scelto la seconda possibilità. La casa in questione mi garantì una rendita (al netto di tasse, etc) poco più alta di una retribuzione part-time.
Perché non sono andato a vivere in quella casa? Perché non cercai un lavoro consono al mio livello di studi? Rispondere a queste domande non è certo cosa da poco. Una sinossi potrebbe essere: ritenevo che il mio lavoro fosse scrivere storie, un'attività che copriva buona parte della mia giornata.

Tornando alla mia scelta: come ho potuto pensare di continuare a vivere con un reddito tanto irrisorio?
Dopo numerose simulazioni e riflessioni, ho trovato la soluzione più adatta alle mie esigenze: il camper. Da questa scelta, è nata anche l'idea del blog che state leggendo, tramite il quale ho voluto fornire informazioni,  riflessioni e nozioni a chiunque, in cuor suo, coltivi una forte motivazione per intraprendere quest'avventura chiamata vivere in camper. 

Siete curiosi di sapere com'è andata a finire?
Ho vissuto in camper per almeno quattro anni. In seguito, con non poca fatica, ho ricostituito le mie finanze e sono tornato a vivere in casa, ma l'amore per il camper non è mai svanito, tutt'altro: ho continuato a utilizzare il camper come mezzo per viaggiare, anche per lunghissimi periodi. Gli anni vissuti in camper rappresentano una delle parentesi più elettrizzanti della mia vita. Se volete saperne di più, leggete il mio eBook



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Commenti

Anonimo ha detto…
ciao Riccardo, oggi ho scoperto il tuo blog ed è da tutto il pomeriggio che leggo e leggo, ora sono le 22:41 e prima di staccare voglio dare anche io un contributo. la tua lucidità nella scelta che hai fatto nel 2009 la comprendo benissimo io sono figlio di camperisti per vacanze ho 35 anni e già da un paio di anni coltivo l'idea di adare a vivere in camper, qualche settimana fa con il mio compagno ci siamo decisi e contiamo nel giro di un mese di fare finalmente il passo. i motivi sono in larga parte quelli che tu hai a più riprese illustrato nel tuo blog, il punto è proprio chiedersi cosa vogliamo dalla vita, io sono stufo di rincorrere qualcosa che nel mondo di oggi non avrò mai se non al prezzo della mia intera esistenza... basta lavorare per pagare le bollette fare quadrare i conti e lavorare tutto il giorno! a differenza tua però noi non abbiamo una rendita ma lavoriamo entrambi, la nostra intezione è contunuare a lavorare restando a pisa dove viviamo ma avendo sulla testa non delle tegole ma del compensato del polistirolo e una sottile lastra di alluminio eheheh, fortunatamente non ho mai avuto il coraggio o forse mai fatto la pazzia di contrarre un lungo mutuo e ora credo che questa per me è una grande fortuna, il mio obbiettivo è di riprendere contatto con le cose essenziali della vita, godermi la persona che amo ed estinguere (non pagando più un affito di 650 euro al mese per un buco di apaprtamento pure in periferia a pisa i prezzi dei fitti sono scandalosi..)tutti gli inutili prestiti e prestitini che ho contratto in questi anni. tra un paio di anni così saremo liberi e a quel punto con un gruzzoletto da parte andremo via da questa Italia per cominaciare una nuova vita in un paese dove il sentire civile e la giustizia sociale funzionino davvero...
quindi e concludo sapere che qualcuno prima di me ha preso questa strada e non se ne è pentito non può che rendermi ancora più sereno e convinto delal scelta che finalmente ho avuto il coraggio di fare anche io anzi anche noi. in bocca al lupo, spero che tu riesca a realizzare i tuoi desideri Francesco.
Ric ha detto…
Ciao Francesco, il tuo intervento è una vera e propria "summa" di quanto c'è da dire sull'argomento vivere in camper. Hai detto tutto: per vivere in camper è necessario,spesso, solo volerlo. Certo, bisogna programmare la propria vita anno per anno, ma il bello è anche questo. Molte persone, pur di non sentirsi malgiudicate dai triviali pregiudizi del popolino (italiano), non fanno che regalare soldi al magnate di turno, senza rendersi conto che potrebbe essere felici, e forse ben più produdttive e utili alla società, vivendo in camper piuttosto che nel bilocale da 600€ al mese. Ti ringrazio ancora per il tuo intervento, dunque: ponderato, completo, esaustivo.

un saluto
Ric
Stefania ha detto…
Ciao, ho trovato il tuo blog molto interessante e volevo chiederti se eri disposto ad ospitare altri post all'interno del tuo sito. In caso, io vorrei poter pubblicare un articolo con un link nel tuo blog. Fammi sapere se sei disponibile e le condizioni. Grazie

Stefania
Ric ha detto…
Ciao Stefania, mandami una mail su rik9@libero.it, contenente l'articolo che vorresti postare. Dopodiché valuteremo il da farsi

un saluto
Ric
MarcoManga ha detto…
Ciao Riccardo,
sono sincero io quest'anno ci ho provato a vivere in camper.
Sono molto provato e stanco. Mi sono ammalato diverse volte e ho sofferto il freddo.
Ho dovuto lottare con la solitudine e solo negli ultimi tempi mi sono dato da fare per colmare i vuoti con un corso di chitarra e nuove conoscenze.
Ma sto per mollare. Non ce la faccio a passare un altro inverno cosi.
Ho avuto coraggio. Ma non sono cosi forte da resistere.
Milano e' una citta' gelata d'inverno con poca luce (questo inverno e' stato lunghissimo e piovoso).
Adesso il caldo e' torrido e nel camper non riesco a starci se non piu' di mezzora.
Non ho mai un vero sonno riposante e tranquillo. Dormo in leggero stato di allerta.
E' come lo vai a spiegare al proprio partner questo tipo di vita?

Marco - MILANO


Ric ha detto…
Marco mi spiace davvero leggere queste notizie, ma purtroppo è così: vivere in camper può essere il paradiso come l'inferno. Tutto dipende da una miriade di fattori, e di certo Milano non è il luogo più ospitale per chi voglia fare una scelta simile. Tutte le grandi città sono poso adatte per la verità. Se magari avessi un terreno di tua proprietà (o di un tuo amico) dove posteggiarti, sarebbe già molto. Ti ripareresti dal caldo, almeno. Per il freddo invece ci sono varie soluzioni.
Fammi sapere come va...
in bocca al lupo
Ric
Unknown ha detto…
Ciao. A tutti. Stò leggendo da 2 ore il blog dall'inizio... complimenti a tutti.
Sono di bolzano.
Ho 24 anni e vivo ancora con i miei.
Entro una ventina di giorni saprò se sono stato ammesso ad un corso di artigianato (Mia grande passione) a numero chiuso a Torino della durata di 8 mesi.
Se verrò ammesso lascerò un lavoro ben retribuito seppur precario. E tutto quello su cui stavo lavorando.
Ho messo da parte 2soldi con cui vorrei comprarmi un hymer 544 ducato td di 5.50metri del 1990 e dovrei viverci per tutti gli 8 mesi (5 mesi torino città e altri 3 nei dintorni a fare tirocinio).
Consigli e pareri.. Qui ho tutti contro. Solo mio papà mi incoraggia come sempre.
Sono eccitato all'idea di partire nei weekend da torino.
E soprattutto dopo questi 8 mesi di non tornare più a casa e andare a lavorare lontano.
Anonimo ha detto…
Ciao Riccardo, il tuo merito più grande è di farci sognare :-) Comunque vorrei spezzare una lancia a favore di noi poveri citrulli che lavoriamo 40 ore e paghiamo le tasse: lo facciamo non solo per noi stessi ma anche per le persone che amiamo e, anche se non è più di moda dirlo, lavorare vuol dire anche servire la Patria quindi ci può essere molto amore anche in questo tipo di scelta che non sempre è subita ma voluta.

Gianluca
(Un lavoratore non pentito di essere tale ma con una passione infinita per la libertà e inguaribile camperista).



Ric ha detto…
@Mattia. Che dire, non è certo facile trovare oggi un ragazzo così giovane tanto coraggioso e determinato. Secondo me dovrebbero essere fieri di te, non remarti contro. Ma comunque è ovvio che qualsiasi consiglio ti venga dato sia solo a fin di bene. Per cui, cerca di non abbandonare la tua preziosa determinazione, ma al contempo ascolta SEMPRE quanto ti viene detto da persone che comunque hanno certo più esperienza di te nella vita. Ascoltare è importante, anche se poi la decisione finale spetta a te...e in bocca al lupo!

@Gianluca. Non chiamerei citrulli quelli che lavorano e pagano le tasse. Per come la vedo io, l'unica cosa che conta è essere convinti e soddisfatti di quel che si fa nella vita, anche se spesso non si hanno alternative, nel qual caso bisogna solo avere molta pazienza... Certo, queste sono solo constatazioni dal sapore retorico, ma spesso le considerazioni più semplici sono quelle che più si avvicinano alla verità..
Unknown ha detto…
Ciao Ricky, scusami ma come faccio a contattarti in privato ? Grazie
Anonimo ha detto…
sono stato camperista per 30 anni poi mia moglie è mancata e non ho più messo piede su un camper. Ora sono vicino alla pensione e mi è tornata la passione del girovagare, sono solo ma lo sarei anche a casa quindi ho deciso, mi tengo il mio alloggetto ma voglio trascorrere almeno 10 mesi l' anno in giro o in sosta dove più mi garba. Il mio sogno sarebbe quello di trovare altri come me e, senza obblighi ne progetti a lunga scadenza, condividere il plein air come vedevo fare ai pensionati che incontravamo quando noi eravamo condizionati dagli orari e dai rientri forzati. Salutandovi vi auguro buoni km e accetto suggerimenti molto voletieri. ezioblengino@gmail.it
Ric ha detto…
Chiunque voglia contattarmi in privato può farlo al mio indirizzo mail rik9@libero.it

Un saluto!
Anonimo ha detto…
ciao ragazzi, nessuno scrive più sul blog? che fine avete fatto? :)
io sono elettrizzato dall'idea di vivere una vita così. sono impiegato in una farmacia e ho del tempo libero perchè stacco alle 16.
ma lavoro in una struttura gestita da suore, prima cosa che mi sta ampiamente sull palle, seconda l'idea di fare per 7 ore al giorno qualcosa di cui non me ne frega una mazza è terribile, all lunga.
è un lavoro sicuro, a tempo indeterminato, prendo 1300 euro e tutti mi dicono la stessa frase che io non sopporto sentire, perchè è la tipica filosofia di vita di quello che si adatta senza fare nulla per rincorrere i suoi sogni: " devi baciarti i gomiti "
fino ad ora mi sono fatto un gran culo per imparare a suonare la chitarra, lavorando di giorno, per più di 10 anni, oramai anzi 15, nello specifico jazz e devo dire che non c'è male in quanto a progressi, suono ad un buon livello, semi professionistico, diciamo che non sono uno che la musica la macina.
il lavoro come jazzista qui è complesso, non c'è costanza, e mantenere una casa e una vita " normale " è difficle, con quel lavoro, a meno che non ti sbatti come uno squalo a cercare scuole private dove insegnare senza tutele e senza copertura d'estate, quando chiudono. solo pochi infatti ci vivono degnamente e spesso perchè hanno delle coperture alle spalle o un secondo lavoro. pochissimi poi lo fanno ad alto livello.
la casa l'ho comprata 5 anni fa, bilocale, ho ancora 8 anni di mutuo, non tantissimi. potrei già darla in affitto ma ho sempre paura che siano più i problemi che altro, dipende sempre da chi ti metti in casa.
sono figlio di camperisti, so com'è viaggiare in camper: bellissimo. mi piace pensare all'idea di viverci e girare l'italia o l'europa suonando durante la settimana in postazioni fisse e regolamentate, facendo anche musica di qualtità, jazz senza compromessi. alzarmi la mattina fare colazione e studiare, poi raggiungere il centro storico di qualche bella cittadina e raccimolare la paga quatidiana.
è un sogno, e continuerò ad informarmi sulle questioni pratiche di una vita così, costi e altro.
voi non vi fate più sentire? scusate se non ho messo maiuscole ma sono stanco, ieri ero a suonare e oggi sveglia alle 7.30 :/
bellissimo blog, complimenti
paolo
Ric ha detto…
Ciao Paolo, grazie mille per il contributo...
immagino avrai letto l'articolo del blog dedicato a Buskerwolf, un artista di strada che vive in camper e sta vivendo alla grande...
facci sapere quando farai "il grande passo" !
Unknown ha detto…
Ciao Riccardo,
innanzitutto mi associo ai complimenti per il tuo blog e per la tua scelta!
Mi chiamo Gianluca e io e la mia ragazza abbiamo deciso di acquistare un camper in quanto desideriamo fare un viaggio di circa un anno in Italia (e poi chissà...)
Per la scelta del camper, stiamo valutando due Hymer b544, di circa una decina di anni, che hanno più o meno lo stesso valore: questo veicolo mi sembra molto spazioso internamente, ma senza raggiungere dimensioni "ingestibili" (è infatti lungo circa 6 metri) e con un portamoto potrebbe garantire una buona flessibilità. Inoltre credo che acquistare un veicolo di questo tipo potrebbe permetterci di non smenarci troppi soldi, nel momento in cui decidessimo di rivenderlo in tempi abbastanza brevi.
La differenza tra i due mezzi sta nella produzione di energia... Uno monta un efoy 1600, l'altro monta un generatore Dometic Tec 29 (associato ad un clima Truma Frostair 1700).
Vorrei chiederti un consiglio sia sul tipo di mezzo, ma, soprattutto, su quale sistema preferire.
So che hai un efoy e mi sembri soddisfatto: vorrei però chiederti se reputi semplice reperire le ricariche di metanolo (sia in Italia del sud che all'estero, tipo in Grecia).
Per contro mi spaventa un po' il rumore che il generatore può produrre, rendendo potenzialmente un po' complesso il suo uso.
Per finire, non avendo mai avuto un camper, ma solo noleggiato per periodi nei quali la temperatura non era molto calda, ho un po' timore che l'estate potrebbe essere un po' impegnativa senza climatizzatore...
Abbi pietà, dammi qualche dritta, così lo compro e non ci penso più!
Grazie e a presto

Gianluca
Ric ha detto…
Ciao Gianluca, tutto dipende dalle tue priorità: se il condizionatore per te è immancabile allora dell'Efoy te ne fai poco o niente, a meno che non aggiungi ANCHE un generatore. Se puoi fare a meno del condizionatore e non hai bisogno di alimentare apparecchi che consumano enormi quantità di corrente, allora l'Efoy è la scelta migliore senza ombra di dubbio. Le taniche di metanolo in Italia sono reperibili presso qualsiasi rivenditore che tratta l'Efoy, ma c'è anche chi le spedisce via posta (a suo rischio e pericolo) direttamente all'indirizzo del destinatario. Sulla situazione in Grecia non saprei dirti...non ci sono mai andato, purtroppo!

Buon viaggio :)
Riccardo
Giuliana ha detto…
Ciao Riccardo,
belle le storie come la tua, danno un briciolo di speranza a chi - in quest'Italia martoriata - sta lottando per non perderla...
Viste le notevoli difficoltà economico/lavorative attuali, io e mio marito abbiamo deciso di lasciare il paese e siamo indecisi tra la Gran Bretagna (dove avevamo già vissuto per 3 anni) e la Canarie. Saremmo orientati più verso quest'ultima opzione, se non altro per le condizione climatiche particolarmente favorevoli. Posso chiederti se a Gran Canaria, possedendo per lo meno le basi dello spagnolo, è fattibile trovare un lavoro? Nello specifico, mio marito è pasticciere con esperienza ventennale, io so fare un po' di tutto (cameriera, aiuto cuoca, commessa, segretaria). Secondo te c'è una speranza per noi? Avresti qualche consiglio sulla ricerca di un lavoro? Ti ringrazio fin da ora,
Giuliana
Ric ha detto…
CIao Giuliana, purtroppo riguardo le Canarie ormai so dirti ben poco, è stata una parentesi di vita che mi ha riguardato anni fa, durata pochi mesi.
Le Canarie sono uno dei luoghi più interessati dalla crisi del lavoro, dunque non credo sia semplice trovare una soluzione al vostro problema...
in ogni caso in rete trovi diverse fonti per soddisfare la tua richiesta, bisogna solo cercare molto e non farsi ingannare mai da facili propositi di lavoro e guadagno
ti consiglio anche di leggere il blog Smettere di lavorare, dove troverai varie info sull'argomento Canarie (e non solo)

Un saluto
Riccardo
Anonimo ha detto…
ciao Richy, mi chiamo luigi e visito spesso il tuo sito, trovo i tuoi articoli molto interessanti che mi stanno permettendo di capire il camper che possengo .
Il mio "vecchietto" è un Rimor katamarano di 24 anni con qualche acciacco di anzianità "che non ha nessuna voglia di andare in pensione", confrontandolo con i camper degl'anni 2000 in poi, lo ritengo anche se è semplice come veicolo, superiore su vari aspetti.Sia in campo di risparmio di diesel, sia per la trazione posteriore che per le dimensioni contenute mi ha dato delle piccole soddisfazioni.
Poichè ultimamente ho installato a bordo un cb, volevo chiaderti come mai non hai trattato il baracchino tra i tuoi articoli e volevo complimentarmi con te per la scelta di vita più giusta che hai fatto( anche se i motivi sono stati particolari e drastici).
ciao luigi
Ric ha detto…
Ciao Luigi, hai proprio ragione! Mi sono dimenticato di trattare il tema del CB...anche perché ne so ben poco sull'argomento. Appena mi avanza tempo prometto di mettermici, grazie per la segnalazione!

Riccardo
Anonimo ha detto…
Ciao Richy, sono Luigi, ho letto l'articolo della tua intervista su Ribelle la condivido in pieno, specialmente su quello che hai detto nell'ultima parte.Vivere in camper per me è possibile a 360 gradi, ed è sottinteso che il modo di vivere è dimensionato, non solo......ma c'è un notevole guadagno a confronto al tipo di vita che si può avere in una casa normale. Nel nostro paese in riguardo alla mentalità di una vita del genere, SCORDATELO!!!!!!!!! siamo molto ma molto molto ARRETRATI !!!!!!! In altri paesi questo tipo di vita è più che normale, sia in camper che in houseboat o in altro tipo di casa. Siamo troppo ......ancorati a certe mentalità e modi di vita che la società in cui viviamo ci condiziona ad avere. Ma solo il pensiero di libertà autonomia indipendenza e altro che il camper può concedere, è inpossibile non ammettere che si possa vivere in camper per 365 giorni o chi vive in camper sia per forza un morto di fame, ma non una persona che ha fatto una scelta di vita più giusta possibile.
Luigi
Ric ha detto…
Ciao Luigi, come non condividere quello che dici....ma l'Italia è questa, e ce la dobbiamo tenere così, nel bene o nel male.... L'importante è mantenersi integri con se stessi e le persone a cui teniamo, del resto...CHI SE NE FREGA.
Anonimo ha detto…
Ciao Rick e tutti i sognatori che tentennano di fronte a una scelta così all'apparenza difficile.
In camper si può vivere benissimo, meglio che in un attico da 300 mq, occorre soltanto ridimensionare le proprie esigenze; o meglio, occorre eliminare le troppe cose inutili che ci trasciniamo dietro da sempre.
Personalmente vivo in camper da poco più di un anno e non sono mai stato così bene.
Ho un vecchio motorhome Laika munito di due pannelli solari, ho fatto montare il webasto così d'inverno posso addirittura stare in short anche se fuori si gela e non ho problemi di finire il gas. Una bombola da 15 kg mi dura un mese, l'acqua la rinnovo ogni qualvolta mi capita di fare un ventino di gasolio e pago una miseria (100 euro al mese) per stare al sicuro in un parcheggio custodito. D'estate mi sposto sotto le piante e nel camper ci si sta benissimo, da non credere. Oppure stendo l'amaca tra due alberi e sto ancora meglio.
Per lavare vestiti o lenzuola ci sono le lavanderie a gettoni, il costo del mio mantenimento è irrisorio e in questo anno ho messo da parte una cifra che non avrei accumulato in dieci anni da "normale". Ho un piccolo generatore che uso una volta la settimana per ricaricare le batterie servizi, per il resto sono del tutto autosufficiente.
Certo, capita che qualcuno storca il naso quando rivelo la mia situazione, poi vengono ospiti da me, poiché cucino anche piuttosto bene, e il loro atteggiamento cambia scoprendo un mondo che giudicavano male senza nemmeno averlo mai conosciuto.
Pensate ai tanti camionisti che vivono in un ambiente ben più piccolo e squallido. Pensate ai tantissimi americani che trovano normale condurre una simile vita. In una parola: LIBERTA'.

Ric ha detto…
Grazie per la testimonianza, come mai hai scelto di vivere in camper?
Sandra ha detto…
Buonasera:) questo ultimo commento mi ha messo proprio il sorriso..:) ho genitori e parenti che mi stanno solo criticando per il fatto che ho deciso insieme al mio fidanzato, di lasciare il lavoro e partire in camper per andare a farci un esperienza di lavoro in spagna..
Anonimo ha detto…
Complimenti per il sito. Anche io ho deciso di cominciare a fare una scelta simile alla tua, solo che ho 50 anni. Ho comprato un motorhome americano da 12 m. e lo sto adattando alle mie esigenze. L'unica cosa che mi preoccupa sono gli inverni rigidi (vivo in Piemonte). Comunque anche in Abruzzo l'inverno non è uno scherzo. Tu come fai per l'acqua? Hai mai avuto problemi di congelamento nei serbatoi o altri fastidi dovuti al freddo intenso?

Saluti e auguri!

Paolo
Ric ha detto…
Ciao Paolo, l'inverno sono stato ben poco in camper poiché ho sempre scelto soluzioni alternative (sono stato alle Canarie, dove la vita ha un basso costo, oppure ospitato a casa di qualcuno - amici, parenti -). In ogni caso, l'inverno in camper è vivibilissimo con alcuni accorgimenti, per il problema del congelamento dell'acqua esistono varie soluzioni, se non ricordo male ne ho parlato anche sul blog, oppure visita il forum di Camperonline dove riceverai miriadi di consigli, da parte di persone ben più esperte e navigate di me!

Auguri anche a te!
Riccardo
Anonimo ha detto…
Boh... forse mi sbaglio, ma per me lo fai solo per farti notare.
Ric ha detto…
Non capisco il senso del co mmento, ammesso che abbia un senso. Vabbè...
max ha detto…
riccardo che fine hai fatto? dove ti trovi?

io fra qualche mese acquisterò il mio primo camper e iniziare a vagabondare per il globo.

Spero tu stia bene e sarei felice se il futuro ci porti magari ad incontrarci...

un abbraccio fraterno.
a presto
max
Ric ha detto…
Spero di poter presto riprendere ad aggiornare il blog, sto affrontando vari cambiamenti e ho la testa da tutt'altra parte...
Unknown ha detto…
Ora è notte fonda sei molto interessante, continuerò la lettura domani ,arriveremo alle canarie io e mia moglie il 16 a Santa Cruz de Tenerife e girare o un po per l'arcipelago fino al 19 marzo il mondo è piccolo ci potremmo anche incontrare , ciao buona vita
mi piace il tuo blog, interessantissimo e preciso e...pratico, hosubito acquistato il tuo libro "QUATTRO ANNI SU QUATTRO RUOTE"...ma vorrei chiederti qualcosa in privato, comunque... sempre buona vita!!!!
unsoloeuro ha detto…
OK ottima scelta , io ho 69 anni nel 2007 dopo aver buttato giù dalla finestra del secondo piano il televisore ho deciso di smettere di lavorare e vendere la casa che doveva essere restaurata e non avevo i soldi ,
Venduta la casa ho comprato un camper e per quattro anni ho vissuto sempre in camper , estate in emilia e toscana ed inverno , Liguria o Sicilia , ora da cinque anni d'inverno lascio il camper in rimessaggio e vado 6 mesi alle Canarie o nel sud del Portogallo che è meraviglioso .
in tutti questi anni ho vissuto ( a parer mio da gran signore senza avere mai speso più di 650 euro in un mese )
QUINDI RIBADISCO OTTIMA SCELTA E visto che sei giovane potrai avere tantissime soddisfazioni ..


unsoloeuro ha detto…
Ciao Ricky scusa sono il 69enne che ha appena postato un commento ma mi sono dimenticato di indicare la mia pagina Facebook (Remi Iloboz )
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